Vita, opera e spiritualità di Madre Clelia Merloni

Madre Clelia e il suo amore per gli animali

“La Madre era amante degli uccellini… Teneva nella sua camera parecchi passerini che chiamava col proprio nome. In seguito alcuni morirono e altri volarono via, ma essa dava loro da mangiare nella finestra ed era bello vedere quando essa si affacciava con la sua cuffietta bianca, uno stormo di passeri venivano svolazzando e si posavano nella sottostante terrazza. Anche per i cani aveva compassione. A Marcellina ce n’erano tanti e alcuni randagi. Pregava le suore dell’asilo di portare qualche avanzo di pane e alla sera uno di questi veniva ad abbaiare sotto la finestra per avere la sua cena. Teneva anche dei piccioni e nutriva i piccoli con le sue mani dando loro granturco numerato: tre grani, per esempio: ad onore della SS. Trinità, 7 ad onore dello Spirito Santo ecc.” (Testimonianza di Sr. Imelde Stecco, vissuta con la Madre nel tempo dell’esilio)

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Madre Clelia e i bambini

“Ai bambini che venivano a giocare presso alla casa gettava confetti e caramelle, e questi pure avevano imparato a chiamarla, sebbene non l’avessero mai veduta che dalla finestra.” (Testimonianza di Sr. Imelde Stecco, vissuta con la Madre nel tempo dell’esilio)